Alejandro Pereyra, poliedrico artista di origini argentine e italiano d’adozione ha sviluppato negli ultimi anni la sua passione per la tecnica del papier collé, collage che prevede l’accostamento di pezzi di carta ricavati da quotidiani, periodici o manifesti pubblicitari di tutto il mondo. Alejandro annovera un curriculum di musicista, artista, fotografo e videomaker ma tra i suoi interessi culturali vi è soprattutto il cinema, di cui non è solo un fan ma un competente cinefilo. La sua attenzione non è rivolta a tutto il cinema ma a quei film che hanno fatto epoca, se il termine può trovare tutti concordi, in altre parole la storia del cinema.
Ed è nei suoi propositi trasformare la forza attrattiva del grande schermo, capace di produrre i miti della contemporaneità, in un formidabile strumento di sollecitazioni per il suo immaginario estetico e non di meno di stimolo per l’attitudine al semplice godimento visivo dello spettatore stuzzicato a rintracciare i significati più complessi dentro le opere.
Il papier collè è una tecnica basata sull’assemblaggio di materiale cartaceo a stampa, ridotto a brandelli, disposto come tessere musive. Alejandro ordina forme, colori e spazi per restituire, sapientemente e con efficacia espressiva, un’immagine. Piuttosto che dai decollages dei manifesti di rotelliana memoria, Alejandro mutua il suo mezzo espressivo dalla lezione avanguardistica e storica del papier collè di George Braque, dell’accumulo di ritagli di giornale e altri contrassegni cartacei del dadaista tedesco Kurt Schwitters.
Senza recidere il cordone ombelicale con la tradizione figurativa sceglie il riutilizzo del materiale cartaceo, ricercato nello scarto di riviste datate dagli anni Venti o di alcuni periodici recenti e poi ancora manifesti strappati nei giorni di pioggia o biglietti, brochure o flyers, prelevati, quali ready made duchampiani, in Italia ma anche in dislocazione geografica internazionale: Argentina, Polonia, Israele, Germania, Francia, Gran Bretagna. I suoi ritratti-mosaico, in primo piano, di personaggi celebrati dell’età contemporanea, pur mantenendo la vocazione al tradizionale atto pittorico, non sono esito del “fare pittura”, La tecnica di costruire figure incollando frammenti di carta stampata sulla tela conduce ad un originale ritrattistica. I piccoli ritagli che generano il suo repertorio di immagini connotano la poetica dell’opera di Alejandro Pereyra.
Collaborazioni
PROSPETTIVA ROSEA, del Dr. Mauro Mario Mariani, Copertina del libro
https://www.ibs.it/prospettiva-rosea-alla-ricerca-dell-libro-mauro-mario-mariani/e/9788832074086
https://www.iodonna.it/spettacoli/libri/2019/06/22/prospettiva-rosea-di-mauro-mario-mariani-la-recensione/
Occhiali LOZZA, Selezionate per completare
https://www.derigo.com/ita/news/2021/uomo-con-zilo-il-quadro-di-alejandro-pereyra-per-lozza
HO VISTO MARADONA, opere
https://www.teatro.it/recensioni/ho-visto-maradona/pennac-ci-aiuta-a-scoprire-leffetto-maradona
https://www.enteteatrocronaca.it/produzioni/ho-visto-maradona-2/
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TELEFONO: +39 333 346 6649